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Nuova revisione tra pari del Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB) sull’implementazione del LEI: ribaditi i notevoli vantaggi del LEI e l’impegno dell’FSB a promuoverne un più ampio utilizzo in tutto il mondo

La GLEIF accoglie con favore le raccomandazioni dell’FSB ad ampliare l’adozione dei LEI e a realizzare appieno i vantaggi offerti ad autorità e operatori di mercato


Autore: Stephan Wolf

  • Data: 2019-06-13
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Il Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB) ha appena pubblicato una nuova Revisione tematica sull’implementazione dell’Identificativo della persona giuridica (LEI). Gli obiettivi delle revisioni tematiche tra pari dell’FSB sono i seguenti: incoraggiare un recepimento uniforme in tutti i paesi e settori; valutare (ove possibile) la misura in cui standard e politiche hanno sortito gli effetti sperati; individuare lacune e criticità nelle aree esaminate e raccomandare eventuali azioni di rimedio da parte dei membri dell’FSB.

Poiché la revisione tra pari fornisce una valutazione obiettiva dell’implementazione del LEI e le raccomandazioni che ne derivano intendono risolvere le problematiche rilevate e promuovere una più ampia adozione del LEI, è nell’interesse di tutte le parti interessate apprenderne i contenuti. Pertanto, questo blog si propone di diffondere i rilievi e le raccomandazioni principali al fine di coadiuvare l’FSB nel “passaparola” tra gli stakeholder LEI in tutto il mondo.

L’FSB è un organismo internazionale che monitora ed emana raccomandazioni sul sistema finanziario globale. L’FSB promuove la stabilità finanziaria intfernazionale; a tale scopo, coordina le autorità finanziarie nazionali e gli organismi di normazione internazionali, al fine di sviluppare rigorose politiche normative, di vigilanza e di altro tipo nel settore finanziario. Il Consiglio garantisce parità di condizioni sostenendo un’adozione uniforme di tali politiche in tutti i settori e le giurisdizioni. L’FSB è l’organo fondatore della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF).

Obbligatorietà dell’utilizzo dei LEI: vantaggi significativi per gli organi di regolamentazione e gli operatori di mercato

Il rapporto rileva che a partire dal 2012, anno in cui il G20 ha fornito ufficialmente il suo supporto, il Sistema globale LEI è stato “reso pienamente operativo” e sono più di 1,4 milioni in oltre 200 paesi le persone giuridiche che ricorrono ai LEI per l’identificazione univoca. Lo studio sottolinea come gran parte delle giurisdizioni FSB abbia reso obbligatorio l’uso dei LEI in almeno un’area e che da quando i LEI sono stati resi obbligatori nell’ambito dell’iniziativa di normazione internazionale o in più segmenti di mercato, l’adozione ha raggiunto la massima efficacia. In alcuni segmenti dei mercati finanziari è stata ottenuta una copertura più capillare, ad esempio nei mercati dei derivati e dei valori mobiliari over-the-counter (OTC). È proprio in queste aree che si è giunti più vicini al raggiungimento dell’obiettivo del G20 di “incoraggiare l’adozione a livello globale dei LEI per consentire alle autorità e agli operatori del mercato una più agevole identificazione e gestione dei rischi finanziari.”

La revisione sottolinea che esistono molteplici usi normativi del LEI, grazie alla sua capacità di standardizzare l’identificazione delle persone giuridiche a livello globale e dunque di supportare la gestione e l’analisi di vasti insiemi di dati. Inoltre, ribadisce i notevoli vantaggi che il LEI offre tanto agli organi di regolamentazione quanto agli operatori di mercato. Essa afferma che l’implementazione del LEI potenzia “la vigilanza degli organi di regolamentazione tracciando gli abusi di mercato tra istituti, prodotti e giurisdizioni. Il LEI può altresì facilitare l’aggregazione di organi di regolamentazione e operatori di mercato e consentire un’acquisizione più flessibile di dati dettagliati provenienti da più fonti sulle persone giuridiche [...], nonché l’analisi dei rischi di controparte, delle interconnessioni [...] e delle strutture societarie complesse [...]. In alcune giurisdizioni, il LEI viene usato anche per le attività di rendicontazione nei registri creditizi e per supportare la risoluzione delle banche [...] Diversi istituti finanziari e associazioni di categoria hanno chiesto alle autorità di rendere obbligatorio l’uso [...] del LEI, sia per facilitare le comunicazioni normative che per incrementare l’efficienza e abbassare i costi associati all’identificazione dei clienti, all’elaborazione delle transazioni e all’aggregazione dei dati.”

Di particolare rilievo è stata la richiesta di utilizzare il LEI proveniente da molti operatori del settore finanziario. La GLEIF rileva con piacere il fatto che questa platea di interlocutori riconosce sia i benefici attuali che quelli potenziali offerti dal LEI.

Prossimi passi: abbattere le frontiere nell’adozione dei LEI risolvendo gli ostacoli

Nonostante i progressi compiuti nel raggiungere l’obiettivo fissato dal G20 per il LEI, resta ancora molto da fare per incrementarne l’utilizzo al di fuori dei mercati mobiliari e dei derivati. Un’azione in tal senso supporterebbe nuovi utilizzi settoriali o normativi e potrebbe consentire di raggiungere un vero punto di svolta, laddove l’adozione volontaria da parte degli operatori di mercato stimolerebbe un’ulteriore diffusione. Bisogna compiere dei passi in avanti anche sul fronte dell’uniformità di adozione nelle varie giurisdizioni dell’FSB, dato che la copertura è attualmente concentrata in Canada, nell’UE e negli Stati Uniti. Si rendono necessari ulteriori sforzi sia a livello nazionale che internazionale per promuovere l’adozione del LEI e potenziarne i vantaggi, risolvendo i seguenti ostacoli individuati nella revisione:

  • L’attuale business model, che non consente un allineamento chiaro degli attuali benefici e costi del LEI per gli operatori.
  • La mancata copertura LEI dei dati di secondo livello (sulle relazioni).
  • Collegamenti insufficienti con altri identificatori (soprattutto nei registri delle imprese).

La GLEIF accoglie con favore le raccomandazioni dell’FSB
L’FSB ribadisce in maniera inequivocabile il suo impegno a promuovere un uso più ampio del LEI in tutto il mondo al fine di raggiungere l’obiettivo del G20. A tal fine, l’organismo emana quattro insiemi di raccomandazioni destinate a: le giurisdizioni aderenti all’FSB; l’FSB stesso; gli organi di normazione e le organizzazioni internazionali competenti; il Comitato di supervisione regolamentare dei codici LEI (LEI ROC), e la GLEIF.

Tra le raccomandazioni dirette alle giurisdizioni dell’FSB figurano le seguenti: forte incoraggiamento per le autorità a richiedere i LEI per l’identificazione delle persone giuridiche nei dati comunicati ai repertori di dati sui derivati OTC; possibilità di richiedere l’uso e il rinnovo dei LEI nei processi di segnalazione o rendicontazione per l’identificazione di entità specifiche; in generale, perseguire l’ulteriore adozione dei LEI.

Relativamente alle sue responsabilità, l’FSB si è impegnato a: esplorare il possibile ruolo del LEI nell’ambito del suo lavoro; collaborare con gli organi di normazione e di categoria per facilitare l’adozione del LEI per tutte le entità facenti capo a gruppi, le principali controparti degli istituti finanziari globali di rilevanza sistemica, i membri compensatori delle controparti centrali e le relative controllanti finali; facilitare, collaborando con gli organi di normazione e di categoria, l’effettiva implementazione dell’opzione LEI nei messaggi di pagamento, per contribuire a risolvere il problema della diminuzione degli accordi di corrispondenza tra banche.

L’FSB ha indicato la necessità per gli organi di normazione competenti (Basel Committee on Banking Supervision (BCBS), Committee on Payments and Market Infrastructure (CPMI), International Association of Insurance Supervisors (IAIS), International Organization of Securities Commissions (IOSCO)) e le organizzazioni internazionali (Fondo Monetario Internazionale (FMI), Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Banca Mondiale) di esaminare e prendere in considerazione modalità adeguate per inglobare o potenziare i riferimenti al LEI nell’ambito del loro lavoro. Ciò mira a facilitare l’implementazione degli utilizzi LEI rilevanti per le autorità e gli operatori di mercato.

A seguire si riporta una sintesi delle raccomandazioni emanate dal LEI ROC e dalla GLEIF:

  • Valutare un’adeguata ottimizzazione del business model LEI tale da abbattere i costi e il carico amministrativo per le persone giuridiche che acquisiscono e mantengono un LEI.
  • Valutare potenziamenti al processo di qualità che aumentino l’affidabilità dei dati LEI in maniera tale da migliorane l’usabilità.
  • Lavorare con il settore pubblico e privato per aumentare la consapevolezza dei vantaggi del LEI e incoraggiarne l’adozione spontanea.
  • Potenziare il raggio d’azione e l’usabilità dei dati di secondo livello (sulle relazioni).

La GLEIF accoglie con grande favore le raccomandazioni emanate dall’FSB e contenute nella revisione tra pari. Tutti gli sforzi tesi a promuovere l’adozione del LEI a livello globale e a potenziarne i vantaggi per organi di regolamentazione e operatori di mercato vanno incoraggiati e perseguiti ogniqualvolta sia possibile.

La gestione della qualità dei dati è già cruciale ai fini del lavoro svolto dalla GLEIF e le raccomandazioni in tale ambito sono state recepite con favore. Il programma per la gestione della qualità dei dati della GLEIF garantisce che il codice LEI resti lo standard di settore più adatto per fornire informazioni aperte e attendibili per la gestione delle identificazioni univoche delle persone giuridiche. La GLEIF si adopera per ottimizzare ulteriormente la qualità, l’affidabilità e l’usabilità di tutti i dati LEI – sia di primo livello (“chi è chi”) sia di secondo livello (“chi detiene chi”) – mettendo a disposizione degli operatori di mercato le numerose e preziose informazioni contenute nella popolazione di codici LEI.

Quale passo successivo, la GLEIF riesaminerà e valuterà tutte le raccomandazioni al fine di definire internamente le modalità ottimali di risposta per supportare l’obiettivo dell’FSB di ampliare l’adozione del LEI a livello globale. Saremo lieti di riportare i progressi pertinenti non appena possibile. Con pieno spirito di collaborazione, incoraggiamo tutti gli altri soggetti interessati a considerare appieno le raccomandazioni dell’FSB. Come sempre, la GLEIF accoglie con grande favore la collaborazione sui punti di reciproco interesse.

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Informazioni sull’autore:

Stephan Wolf è Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF). Nel 2023 è stato eletto membro del Comitato tedesco della Camera di commercio internazionale (ICC). Nel 2021, è stato nominato membro di un nuovo Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali (DSI) intrapresa a livello globale dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC). In tale veste, è co-presidente del flusso di lavoro su “Trusted Technology Environment”. Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d’impresa presso l’Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.


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