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Sedicesima uscita della serie di blog LEI Lightbulb - Riflettori puntati sull’India - Parte II: il forte slancio verso i codici LEI apre la strada alla lotta contro la criminalità finanziaria

Mentre l’adozione dei codici LEI continua a intensificarsi in India grazie a un forte sostegno normativo, sta emergendo un forte precedente per le parti interessate a livello mondiale nella lotta alla criminalità finanziaria.


Autore: Vikas Panwar

  • Data: 2024-03-21
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La crescente adozione dell’identificativo della persona giuridica (LEI) ha svolto un ruolo chiave nel promuovere maggiore fiducia e trasparenza nell’ecosistema finanziario indiano. A capo di questo sforzo c'è stata la Reserve Bank of India (RBI) che, per diversi anni, ha portato avanti in modo proattivo un programma normativo avanzato sostenendo il LEI:

  • Giugno 2017 - il LEI è diventato un requisito necessario per tutti i partecipanti ai mercati over-the-counter (OTC) per i derivati su tassi di interesse sulla rupia, i derivati sulla valuta estera e i derivati di credito in modo graduale (sulla base delle 'fasce' di patrimonio netto).
  • Novembre 2017 - introduzione graduale del LEI per tutte le grandi imprese debitrici delle banche in India. Dalla fine di dicembre 2019, alle entità prive di LEI non è stato concesso il rinnovo o l'aumento delle linee di credito con un'esposizione pari o superiore a 500 milioni INR (a febbraio 2024, 500 milioni INR equivalgono a circa 6 milioni di dollari). Nell'aprile 2022 è stata pubblicata una roadmap LEI separata per le debitrici con un'esposizione compresa tra 50 milioni INR e 500 milioni INR. Ciò significa che le persone giuridiche avranno bisogno di un LEI per ottenere il rinnovo o l'aumento delle linee di credito con un'esposizione pari o superiore a 100 milioni INR dopo il 30 aprile 2024 e pari o superiore a 50 milioni INR dopo il 30 aprile 2025. Alle imprese debitrici con un'esposizione complessiva, sia basata che non basata su fondi, pari o superiore a 50 milioni INR verso qualsiasi banca/FI, comprese le banche cooperative primarie (urbane) (UCB) e le società finanziarie non bancarie (NBFC), è stato inoltre imposto di ottenere la registrazione dei codici LEI e di inserirli nell'archivio centrale delle informazioni sui grandi crediti (CRILC), con l'obiettivo di facilitare la «valutazione del prestito complessivi da parte dei gruppi societari e il monitoraggio del profilo finanziario di un'entità/un gruppo».
  • Novembre 2018 - adozione graduale dei codici LEI per i mercati non derivativi, inclusi i mercati delle obbligazioni di stato, i mercati finanziari e i mercati forex non derivativi.
  • Gennaio 2021 - il LEI è obbligatorio in tutte le transazioni di pagamento superiori a 500 milioni INR intraprese da entità per Real-Time Gross Settlement (RTGS) e National Electronic Funds Transfer (NEFT), con campi dedicati aggiunti ai messaggi di pagamento RTGS e NEFT per acquisire informazioni LEI del mittente e del beneficiario.
  • Dicembre 2021 - il LEI è obbligatorio per tutte le transazioni internazionali, come transazioni di capitale o su conti correnti per un valore pari o superiore a 500 milioni INR.

L’atteggiamento proattivo della RBI nella promozione dell’adozione dei codici LEI è stato sostenuto e imitato da altri organismi di regolamentazione. Nell'ottobre 2018, il Securities Exchange Board of India (SEBI) ha raccomandato agli enti stranieri idonei nel mercato dei derivativi delle materie prime di fornire un LEI valido per soddisfare i requisiti KYC (know-your-customer) di conoscenza del cliente. Nel giugno 2020, l’Autorità indiana per la regolamentazione e lo sviluppo delle assicurazioni (IRDAI) ha imposto il LEI a tutti gli assicuratori e alle loro aziende debitrici con transazioni superiori a 500 milioni INR.

Lo slancio normativo si è prolungato nel 2023. In una mossa annunciata dalla RBI come misura importante per promuovere la stabilità e la resilienza del sistema finanziario indiano, la SEBI ha imposto i codici LEI agli emittenti di titoli non convertibili quotati, strumenti di debito cartolarizzati e ricevute di titoli per «migliorare la trasparenza e monitorare l’esposizione finanziaria di un'entità, poiché il LEI funge da identificatore comune a tutti i servizi finanziari». Inoltre, la SEBI ha ordinato ai depositari di associare il codice LEI degli emittenti al loro codice ISIN (International Securities Identification Number) esistente o di nuova emissione.

La SEBI ha inoltre imposto un codice LEI attivo per gli investitori di portafoglio esteri (FPI) non individuali «per aumentare la qualità e l’accuratezza dei sistemi di dati finanziari per una migliore gestione dei rischi e per ottenere un numero identificativo riconosciuto a livello globale».

Promuovere la fiducia e la trasparenza nell'economia indiana

Di conseguenza, il LEI è diventato parte integrante dell’economia indiana come strumento aziendale critico. Questa forte richiesta spiega perché l’India è tra le prime cinque giurisdizioni in crescita per l’emissione di codici LEI, come riportato dalla GLEIF nel 2020, 2021, 2022 e 2023.

La crescente adozione è stata rafforzata dall’espansione dell’ecosistema di emissione dei codici LEI. Nel 2024, la NSDL, una delle principali istituzioni di infrastrutture di mercato (MII) in India e una delle maggiori depositarie di titoli al mondo, è diventata il secondo emittente di codici LEI accreditato dalla GLEIF in India. MNS Credit Management Group è ora il secondo agente di convalida operante nella regione. Ciò ha fatto seguito all’assunzione del ruolo da parte di Rubix Data Sciences nel 2022, con entrambe le organizzazioni che lavorano insieme a Legal Entity Identifier India Ltd. (LEIL), un emittente di codici LEI accreditato dalla GLEIF e una consociata interamente controllata da Clearing Corporation of India Ltd.

Oltre a facilitare e rendere più veloce e conveniente il processo di emissione dei codici LEI, gli agenti di convalida svolgono un ruolo fondamentale nel coinvolgere e informare le persone giuridiche sulle opportunità offerte da una più ampia adozione dei codici LEI nell’economia indiana.

Prendiamo ad esempio le micro, piccole e medie imprese indiane (MPMI). Nonostante contribuiscano fino al 30% del PIL, il loro pieno potenziale economico è stato tradizionalmente inibito e limitato dall’incapacità di dimostrare e verificare la propria identità, in particolare a livello transfrontaliero. Fornendo solide credenziali aziendali, il codice LEI può ampliare l’accesso delle MPMI ai finanziamenti commerciali e aprire nuove opportunità nei mercati nazionali e internazionali.

Per la comunità internazionale sono disponibili lezioni ancora più ampie. L’India è stata un portabandiera nella promozione proattiva del potenziale di trasformazione dei codici LEI, creando un precedente convincente per altre giurisdizioni in una miriade di casi d’uso. Particolarmente pertinente è la lotta alla criminalità finanziaria globale, nella quale i successi riportati dall’India offrono un modello per le giurisdizioni di tutto il mondo.

Imparare dall'India nella lotta alla criminalità finanziaria

Il documento «Payments Vision 2025» della RBI, pubblicato nel giugno 2022, enuncia chiaramente il ruolo del codice LEI nel consentire pagamenti sicuri, convenienti e accessibili. Nel descrivere nel dettaglio l'ambizione di ampliare la portata, l'utilizzo e la rilevanza del codice LEI in tutte le attività di pagamento, la RBI spiega che «incoraggiare l'uso del codice LEI facilita il tracciamento più rapido dei pagamenti e l'identificazione univoca delle parti coinvolte, garantisce maggiore precisione e trasparenza e aiuta nell’adozione da parte di un'unica identità per un'entità in molteplici applicazioni».

Poiché queste competenze sono uniche, il documento Payments Vision 2025 della RBI riconosce la capacità del codice LEI di consentire transazioni transfrontaliere più veloci, economiche, trasparenti e inclusive in grado di supportare la roadmap del G20 per migliorare i pagamenti transfrontalieri. Vale la pena sottolineare anche il supporto di operazioni transfrontaliere critiche, come sanzioni e screening delle liste nere, processi KYC e di onboarding dei clienti, rilevamento di frodi e lotta alle truffe dei fornitori, riconciliazione delle fatture elettroniche e convalida da un conto all'altro.

È importante sottolineare che il sostegno iniziale della RBI a favore del LEI ora trova eco tra i principali stakeholder globali che sostengono l’inclusione del codice LEI nei messaggi di pagamento ISO 20022. Tra questi figurano il Committee on Payments and Market Infrastructures (CPMI) della Banca dei regolamenti internazionali, il gruppo Wolfsberg e lo Swift Payment Market Practice Group (PMPG).

Dato il crescente riconoscimento da parte del settore del ruolo fondamentale che il codice LEI può svolgere nell’espansione della fiducia e della trasparenza nei pagamenti transfrontalieri, il lungo coro di sostegno dell’India dimostra chiaramente il potenziale dell'adozione del codice LEI nella lotta alla criminalità finanziaria globale.

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Informazioni sull’autore:

Vikas Panwar rappresenta attualmente la Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) in qualità di Country Business Manager per l’India. Prima di lavorare con la GLEIF, il signor Panwar ha lavorato presso la National Stock Exchange of India Ltd. (NSE), ufficio di Delhi in India. Negli ultimi quattordici anni ha lavorato in più settori. In qualità di Team Lead (Senior Manager), ha avuto sotto la sua direzione la regione settentrionale per il settore verticale dei fondi comuni di investimento. Il signor Panwar ha conseguito un MBA presso il Ramaiah Institute of Management (MSRIM) in Bangalore.


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Gestione dei dati, Indice globale di codici LEI, Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF), Regolamentazione, Agenti di convalida