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Nasce il codice vLEI: un nuovo inizio nell'ambito dell'identità digitale per le persone giuridiche di tutto il mondo

Stephan Wolf, CEO della GLEIF, esamina i rapidi progressi compiuti dalla GLEIF e dai suoi partner per creare un servizio standardizzato e indipendente che consenta a tutte le persone giuridiche del mondo di confermare digitalmente la loro autenticità


Autore: Stephan Wolf

  • Data: 2022-02-07
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Le aziende di tutto il mondo nutrono scarsa fiducia verso l'autenticità digitale. Come essere certi che il sito Web della propria banca non sia una sofisticata replica per il phishing? E quella fattura elettronica è davvero stata inviata dal nostro partner commerciale? Come esserne sicuri?

Man mano che le aziende collaborano ed effettuano transazioni transfrontaliere a distanza, anche i sistemi che impiegano per stabilire fiducia devono evolvere.

La GLEIF sta lavorando per far fronte direttamente a tale esigenza, ampliando il sistema globale di identificativi per persone giuridiche mediante l'integrazione di un "LEI verificabile" (vLEI), una versione standardizzata e digitalizzata del LEI che consente di creare fiducia immediata e automatizzata tra persone giuridiche e relativi rappresentanti autorizzati e le persone giuridiche e rappresentanti di controparte con cui interagiscono.

Volete ulteriori dettagli sul vLEI? In tal caso vi consigliamo di leggere il nostro eBook gratuito "Il codice vLEI: introduzione all'identità digitale per le persone giuridiche di tutto il mondo"

Per riporre fiducia nel futuro, le aziende necessitano del codice LEI

Sotto la guida della GLEIF, da anni il sistema globale LEI fornisce dati aperti al pubblico e affidabili che consentono di identificare in modo univoco le persone giuridiche di tutto il mondo. Con oltre due milioni di LEI attualmente in uso, la GLEIF sta ora intraprendendo misure per compiere progressi sulle base dei successi ottenuti, promuovendo l'adozione volontaria dei codici LEI da parte delle persone giuridiche in tutti i settori a livello globale, affinché questi si stabiliscano come l'effettivo sistema mondiale per l'identificazione delle aziende.

Per raggiungere tale obiettivo, aiutare le persone giuridiche a essere partecipi in modo efficiente all'economia digitale è di cruciale importanza. Tuttavia, vi sono numerosi rischi e la situazione muta rapidamente. Si stima infatti che, solo nel 2021, il costo degli attacchi informatici sia stato di 6 miliardi di USD. Nuovi modelli aziendali e nuovi processi automatizzati vengono creati continuamente, alimentati da innumerevoli innovazioni tecnologiche, dalle API alle blockchain sino all'IoT.

In questo contesto, non sorprende che la fiducia digitale tra persone giuridiche sia scarsa. Tuttavia, è esattamente ciò che è necessario: quando le persone giuridiche interagiscono digitalmente con i loro clienti, partner e fornitori, devono poter essere certi che queste organizzazioni siano effettivamente chi affermano di essere.

La creazione della fiducia digitale è quindi di cruciale importanza per il lavoro attualmente svolto dalla GLEIF. Siamo convinti del fatto che ciascuna persona giuridica esistente al mondo debba disporre di una sola identità globale, che sia in grado di supportarla nella partecipazione all'economia digitale. Solo allora tutti potranno collaborare in modo da sfruttare appieno il potenziale della digitalizzazione: consentendo che innovazione e collaborazione avvengano senza confini geografici e che il flusso di denaro, beni e servizi in tutto il mondo sia più sicuro, rapido ed efficiente e a costi più ridotti che in passato.

Un nuovo ecosistema di fiducia digitale per le persone giuridiche di tutto il mondo

La GLEIF sta lavorando per ampliare il sistema globale LEI per far fronte rapidamente a questa esigenza. Il nostro lavoro è iniziato con l'interazione con i sistemi esistenti che consentono la fiducia digitale, ad esempio standardizzando il mondo in cui il codice LEI di una persona giuridica può essere integrato nei certificati digitali.

Al contempo, abbiamo anche cercato di identificare tecnologie all'avanguardia da sviluppare per creare un nuovo sistema.

All'inizio del 2020, è scaturita l'idea di creare una versione verificabile digitalmente del codice LEI, il vLEI. Il concetto è semplice: consentire a una persona giuridica di sfruttare il proprio codice LEI per creare fiducia immediata e digitalizzata con le organizzazioni di controparte e i relativi rappresentanti.

Rapida evoluzione e creazione di nuovi sistemi

Entro dicembre 2020, varie iniziative di ricerca avevano confermato le esigenze dei settori farmaceutico, sanitario, delle telecomunicazioni, dei servizi finanziari e automobilistico e hanno spinto la GLEIF a lanciare un programma di sviluppo internazionale e intersettoriale. L'obiettivo del programma era creare un quadro di governance per il nuovo ecosistema e di credenziali, nonché un'infrastruttura tecnica di supporto per il vLEI.

Tre mesi dopo, a febbraio 2021, la GLEIF ha rivelato i propri modelli per l'infrastruttura tecnica e i processi di emissione dei vLEI, definendo il modo in cui il codice LEI di una persona giuridica sarebbe stato integrato nelle credenziali verificabili ed emesso dalla GLEIF alle persone giuridiche mediante una rete di emittenti dei codici vLEI qualificati. L'infrastruttura stabilisce la GLEIF come "origine digitale di fiducia", che salvaguarda l'integrità della catena di fiducia del codice vLEI. Ciò significa che tutti i vLEI consentono di risalire alla rispettiva registrazione LEI di origine nell'Indice globale dei codici LEI attraverso una catena di credenziali protetta mediante crittografia.

La GLEIF ha inoltre riconosciuto che, per ottenere l'adozione universale da parte delle persone giuridiche, il sistema vLEI deve garantire l'interoperabilità fluida e sicura con tutti i modelli tecnologici, inclusi blockchain, servizi basati sul cloud e API. A tal fine, la GLEIF ha adottato un approccio "rete di reti" sulla base del protocollo KERI (Key Event Receipt Infrastructure).

L'approccio KERI consente di creare i codici vLEI e di utilizzarli in modo indipendente da qualsiasi organizzazione specifica, con i massimi livelli di sicurezza, riservatezza e facilità d'uso. Consente inoltre alla GLEIF e all'ecosistema di fiducia vLEI di operare entro il quadro di governance della GLEIF stessa, senza influenza alcuna dalla governance di sistemi esterni, inclusi quelli dei consorzi di blockchain e distributed ledger.

Volete ulteriori dettagli sull'approccio KERI? Guardate il nostro video informativo riportato di seguito.

Ci aspetta un anno intenso: software, governance, standardizzazione e test sul campo

Il 2022 è già nel pieno delle attività relative ai vLEI.

A febbraio, la GLEIF ha pubblicato Il quadro di governance dell'ecosistema vLEI, creato in modo completamente conforme agli standard e alle raccomandazioni della Trust over IP Foundation, ospitata dalla Linux Foundation. Il quadro, sviluppato da zero per completare la governance LEI esistente della GLEIF, definisce il modello operativo vLEI e descrive il modo in cui i vari emittenti dei codici vLEI del nuovo ecosistema saranno considerati idonei per far parte del sistema globale LEI e svolgeranno i loro ruoli. Fornisce inoltre i dettagli fondamentali sulle strutture e i processi di governance che plasmeranno lo sviluppo dell'ecosistema vLEI, nonché i servizi che saranno forniti dalla GLEIF,

Nel 2022, dopo un anno di sviluppo e test nel sandbox, la versione beta del software open source vLEI entrerà nella fase di test sul campo in varie applicazioni verticali di settore. Il software garantirà funzioni che supportano l'emissione, la presentazione e la revoca delle credenziali verificabili dei codici vLEI e fornisce un sistema sicuro di gestione delle chiavi avvalendosi del protocollo KERI.

Infine, anche il lavoro di standardizzazione della GLEIF svolto assieme al Comitato tecnico ISO/TC 68/SC 8 sta volgendo al termine, e uno standard internazionale (ISO 5009) volto a definire i ruoli aziendali ufficiali nei dati di riferimento per i servizi finanziari è attualmente "in fase di pubblicazione". Dopo la sua pubblicazione la norma ISO 5009 consentirà di ottenere uniformità globale negli elenchi dei ruoli aziendali ufficiali in modo strutturato, in modo che possano essere indicati da una persona giuridica e integrati nelle sue credenziali vLEI dei ruoli organizzativi ufficiali. Analogamente, la norma consentirà creare riferimenti coerenti ai ruoli aziendali e di integrarli, sia ora che in futuro, in altri asset digitali che si avvalgono del codice LEI, come i certificati digitali.

Un luminoso futuro

Il codice vLEI può potenzialmente diventare una delle credenziali digitali di maggior valore del mondo; è stato concepito per diventare il marchio di autenticità di tutte le persone giuridiche, ovunque si trovino. Questa nuova famiglia di credenziali digitali può servire come catena di fiducia per chiunque debba verificare l'identità giuridica di un'azienda o di una persona fisica che agisce legalmente per conto di tale azienda. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nell'ambito dell'identità digitale aziendale e comporterà un cambiamento drastico nella fiducia digitale, che apporterà vantaggi per tutti i paesi e qualsiasi azienda e, in definitiva, per i cittadini di tutto il mondo.

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Informazioni sull’autore:

Stephan Wolf è Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF). Nel 2023 è stato eletto membro del Comitato tedesco della Camera di commercio internazionale (ICC). Nel 2021, è stato nominato membro di un nuovo Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali (DSI) intrapresa a livello globale dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC). In tale veste, è co-presidente del flusso di lavoro su “Trusted Technology Environment”. Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d’impresa presso l’Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.


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